Preghiera a San Gregorio I Magno, papa

San Gregorio, grande perché
sei stato docile al volere dello Spirito Santo,
aiutaci a coltivare il dono del silenzio
per ascoltare il battito del cuore del Padre
nella preghiera e nel canto di lode.
Chiediamo al Buon Pastore Gesù
che sorgano vocazioni sante
consacrate alla Chiesa e alla famiglia di Nazareth
e alla causa dei poveri e della pace nel mondo.

                    Pater Ave Gloria

San Gregorio I Magno, papa

San Gregorio I detto Magno, papa del VI secolo d.C. e vescovo di Roma nei periodi turbolenti dell’Impero di Roma sulla via del lento tramonto, è denominato il Grande non solo per le sue imprese eroiche di mediazione con gli invasori barbari, ma anche e specialmente per il rinnovamento ordinativo e liturgico nella giovane chiesa cattolica cristiana in crescita in tutto il mondo.
San Gregorio, romano e figlio di famiglia Patrizia, profondo conoscitore e studioso delle varie culture e linguaggi del suo tempo, ha meritato a pieni voti il titolo di Dottore della Chiesa insieme a San Gerolamo, San'Agostino e Sant'Ambrogio.
La vita di papa Gregorio Magno fu molto ricca di mutamenti: da Prefetto della città di Roma a soli 30 anni, fu subito molto stimato per le sue doti giuridiche, organizzative e la sua sensibilità alle questioni sociali, tanto che lo nominavano il 'console di Dio'.
Ma il cuore del futuro papa Gregorio desiderava la vita monastica e lasciato l’incarico giuridico, diventato erede dei beni di famiglia, fonda numerosi monasteri desiderando di ritirarsi a vita ascetica; ma papa Pelagio, che lo ordinò Diacono, lo inviò prima a Costantinopoli, poi lo volle con sé nella dirigenza della Chiesa che, come in tutto l’Impero romano, era sotto assedio specialmente dai Longobardi, insieme a pestilenze, carestie e rovinose eresie come quella ariana.
Papa Gregorio, prudente pacificatore e mediatore tra contendenti in guerra, seppe tessere sante relazioni con le chiede d'Africa, la Chiesa Spagnola, della Gallia e dell’Inghilterra, quest'ultima tramite il vescovo Agostino di Canterbury. Ancora oggi la sua figura è onorata anche tra i membri della Chiesa Ortodossa.
La liturgia che tutt'ora viviamo deve molto al sapiente lavoro svolto da Papa Gregorio Magno, il quale riordinò i testi sacri, le preghiere, i canti: suo è il Canto Gregoriano in lingua latina adottato in tutta la Chiesa universale.
Morì santamente nel 604 a 64 anni stremato dalle fatiche e dalla malattia (una gotta). Le sue spoglie si possono onorare nella Basilica di San Pietro in Roma.