Signore, ho ascoltato il tuo annunzio, *

Signore, ho avuto timore della tua opera.

Nel corso degli anni manifestala, †

falla conoscere nel corso degli anni. *

 

Nello sdegno ricordati di avere clemenza.

Dio viene da Teman, *

il Santo dal monte Paran.

La sua maestà ricopre i cieli, *

delle sue lodi è piena la terra.

 

Il suo splendore è come la luce, †

bagliori di folgore escono dalle sue mani: *

là si cela la sua potenza.

Sei uscito per salvare il tuo popolo, *

per salvare il tuo consacrato.

 

Hai affogato nel mare i cavalli dell’empio, *

nella melma di grandi acque.

Ho udito e fremette il mio cuore, *

a tal voce tremò il mio labbro,

la carie entra nelle mie ossa *

e sotto di me tremano i miei passi.

 

Sospiro nel giorno dell’angoscia *

che verrà contro il popolo che ci opprime.

Il fico infatti non metterà germogli, †

nessun prodotto daranno le viti, *

cesserà il raccolto dell’olivo,

i campi non daranno più cibo, †

i greggi spariranno dagli ovili *

e le stalle rimarranno senza buoi.

 

Ma io gioirò nel Signore, *

esulterò in Dio mio salvatore.

Il Signore Dio è la mia forza, †

egli rende i miei piedi

come quelli delle cerve *

e sulle alture mi fa camminare